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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Dell'Avoltojo, e degl'altri Uccelli
Del Leone, e della Capra Di Giove, e della Simia

Dell’Avoltojo, e degl’altri Uccelli. 169.


L’
Avoltojo fingendo onorare il suo giorno natale, chiamò tutti gli Ucelli, a cui ne venne una gran parte, ed egli con molta allegrezza gli accettò, e con gran favore, e poi tutti se gli mangiò.

Sentenza della favola.

Moralità. Non sono amici tutti quei, che hanno buone parole, perchè sotto quelle, spesse volte sta nascosto il veleno.


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