< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Della Pica, ed il Cocullo
Di un Pover'Uomo, ed un Asino Di un Asino, ed un Servo

Della Pica, ed il Cocullo. 355.


S
entendo la Pica fra le frondi il Cocullo, pensò, che fosse lo Sparviero, si mise a fuggire. Gli altri Ucelli, vedendola fuggire la dileggiavano, ed ella disse: io voglio più presto, che voi di me vi ridiate, che gli amici piangano.

Sentenza della favola.

La favola dinota, quanto l’uomo deve stare avvertito di non cadere in mano di qualche tiranno, che non gli perdoni, nè alla roba, nè alla vita, onde ne causi danno a se stesso, ed a suoi amici.


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