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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Della Volpe, e di alcune Donne, che mangiavano le Galline
Dell'Asino, e del Vitello Dei Caponi grassi, ed uno magro

Della Volpe, e di alcune Donne, che mangiavano le Galline. 247.


P
assando la Volpe per una Villa, vide alcune donne, che mangiavano Galline, e dissele: Oimè meschina, s’io facessi quello, che voi fate, quanti cani, e rumori averei io dietro? una di quelle donne rispose: Noi mangiamo le cose nostre proprie, e voi le cose ad altri rubate.

Sentenza della favola.

Vuol dire la favola, che noi non avemo quell’arbitrio nelle cose d’altri, che vi hanno i Padroni.


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