< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Orso, e sua Moglie
Della Volpe presa dal Cane Del Leone, e del Cervo

Di un’Orso, e sua Moglie. 349.


A
vendo combattuto l’Orso con la Moglie, le aveva cavato un occhio con l’unghie, e di questo mal contento, e pentito, si taglia tutte le unghie, e disse alla Moglie: Ecco, che le armi, che ti hanno offeso, ho gittate via. Rispose l’Orsa: A me poco importa, questo tu dovevi farlo prima che m’avessi cavato l’occhio.

Sentenza della favola.

La favola dimostra, che poichè l’uomo è offeso, poco gli vale se si penta colui, che l’ha offeso, perchè l’ingiuria è già fatta.


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