< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Villano, ed un Agnello
Dei cavalli, che correvano al Pallio Di un Giovine, ed un Lupo

Di un Villano ed un’Agnello. 318.


A
vendo un Villano una lite, andava al Procuratore, il quale come lo vedeva fingeva di non vederlo e d’avere altri negozj, e non ascoltava ciò che diceva, di modo che il Villano stava di mala voglia. Un giorno prese uno Agnello bello, e grasso, ed andò la mattina a casa del Procuratore. Come fu vicino alla casa fe gridare l’Agnello. Sentito questo il servitore lo menò al Padrone, e gli fece dare udienza. Allora il Villano si voltò all’Agnello, dicendo: O Agnello, io ti sono molto obbligato, perchè mi hai fatto dare così grata udienza.

Sentenza della favola.

Questa favola dimostra, che niuno, è tanto duro, e difficile che non si plachi per li doni.


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