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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di una Donna, che piangeva la morte del suo Marito, ed il Padre che la consolava
Del Cigno, e della Cicogna Del Pavone, e d'un Soldato

Di una Donna, che piangeva la morte del suo Marito, ed il Padre la consolava. 252.


A
vendo una giovane il Marito vicino alla morte, piangendo era consolata da suo Padre, con queste parole: Non pianger figliuola, che io t’ho trovato un Marito più bello di questo, che ti mitigherà il dolore. Rispose la Donna: Di grazia Padre mio non mi parlare di Marito, che tutte le volte, che mi nomini Marito mi dai con un coltello nel cuore. Vedendo poi morto il marito, piangendo disse: Padre mio, dove è quell’altro Marito così bello, che voi mi volete dare?

Sentenza della favola.

Questa favola significa, che morto, che è il Marito, l’amor della Donna è passato.


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