< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di una Gatta, e Venere
Della Volpe, e del Becco D'un Contadino, ed i suoi figliuoli

Di una Gatta, e Venere. 3.


U
na Gatta era molto amata da un bel giovane, il quale pregò Venere, che mutasse la Gatta in una donna: La Dea avendo compassione di quest’uomo, convertì la Gatta in bella Fanciulla, ed il giovane la tolse per moglie, ed avevala carissima. Venere volendo provare se costei aveva con il corpo insieme mutati i costumi mandò un sorcio fra loro. Questa scordandosi di esser donna, si levò, e seguitava il sorcio, e desiderava mangiarlo. Allora Venere sdegnata la fece tornar in una Gatta, come era prima.

Sentenza della favola.

Questa favola dimostra, che se gli uomini scelerati mutano stato, e condizione, non mutanto però i costumi.

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