Questo testo è completo. |
◄ | Libro quarto - 93 | Libro quarto - 95 | ► |
Sadoc rimirava fiso Filocolo, e umiliato ascoltando le sue parole nelle sue bellezze simile a Biancifiore l’estimava, e avendolo udito così benignamente parlare, gli disse: - Giovane, monta a cavallo -. Filocolo presto salito in sul suo palafreno, dietro a Sadoc reverente andava. A cui Sadoc disse: - Dimmi, giovane, se tu se’ cavaliere o scudiere, e di che parte, e quello che quinci andavi faccendo quando il tuo cavallo qui contra tua voglia ti trasportò -. A cui Filocolo rispose: - Signore, io sono un povero valletto d’oltra mare, il quale prendo diletto in andare il mondo veggendo; e udendo la gran bellezza di questa torre narrare, essendo io da Rodi mosso per vedere Bambillonia, qui per vederla ne venni. E ora inanzi quando il mio cavallo qui mi trasportò, tornava con un mio falcone pellegrino da mio diporto, il quale avendolo ad una starna lasciato, e egli non potendola prendere al primo volo, sdegnato in su questa torre se ne volò, e richiamandolo io, il palafreno, temendo il romore, a correre si mosse, qui recandomi come mi vedeste -.