< Fiore
Questo testo è completo. |
Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CIX
◄ | CVIII | CX | ► |
CIX
Falsembiante.
«Io dico che ’n sí grande dannazione
va l’anima per grande povertade
come per gran ricchezza, in veritade;
4e ciaschedun de’ aver questa ’ntenzione,
ché ’n un su’ libro dice Salamone:
‘Guardami, Iddio, per la tua gran pietade,
di gran ricchezza e di mendichitade,
8e dammi del tu’ ben sol per ragione.
Ché que’ c’ha gran ricchezza, si oblia
que’ che ’l criò per lo su’ gran riccore,
11di che l’anima mette in mala via.
Colui cui povertá tien in dolore,
convien che sia ladrone o muor d’envia,
14o será falsonier o mentitore’.»
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.