< Fiore
Questo testo è completo. |
Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
IV
◄ | III | V | ► |
IV
L’Amante e Amore.
Con una chiave d’or mi fermò il core
l’Amor, quando cosí m’ebbe parlato;
ma primamente l’ha nett’e parato,
4sí ch’ogni altro pensier n’ha pinto fore.
E po’ mi disse: «I’ sí son tu’ signore,
e tu sí se’ di me fedel giurato:
or guarda che ’l tu’ cuor non sia ’mpacciato
8se non di fino e di leal amore.
E pensa di portar in pacïenza
la pena che per me avra’ a soffrire,
11innanzi ch’io ti doni mia sentenza;
che molte volte ti parrá morire:
un’ora gioia avrai, altra, doglienza;
14ma poi dono argomento di guerire».
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.