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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
V
IV VI

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L’Amante e Amore.

     Con grande umilitate e pacïenza
promisi a Amor a sofferir sua pena,
e ch’ogne membro, ch’i’ avea, e vena
4disposat’era a farli sua voglienza.
E solo a lui servir la mia credenza
è ferma, né di ciò mai non allena:
insin ch’ed i’ avrò spirito o lena,
8i’ non farò da ciò giá ma’ partenza.
     E quelli allor mi disse: «Amico meo,
i’ ho da te miglior pegno che carte:
11fa che m’adori, ched i’ son tu’ Deo;
ed ogn’altra credenza metti a parte,
né non creder né Luca, né Matteo,
14né Marco, né Giovanni». Allor si parte.

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