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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
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L’Amante.
Udendo che Ragion mi gastigava
perch’i’ al Die d’amor era ’nservito,
di ched i’ era forte impalidito
4e sol perch’io a lui troppo pensava,
i’ le dissi: «Ragion, e’ non mi grava
su’ mal, ch’i’ ne sarò tosto guerito,
ché questo mio signor l’ho m’ha gradito»,
8e ch’era folle se piú ne parlava:
«chéd i’ son fermo pur di far su’ grado,
perciò che mi promise fermamente
11ched e’ mi metterebbe in alto grado,
sed i’ ’l servisse bene e lealmente»;
per che di lei i’ non pregiava un dado,
14né su’ consiglio i’ non teneva a niente.1
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