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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
XLI
XL XLII

XLI

Ragione.

     — «Del dilettar non vo’ chiti tua parte»
disse Ragion «né che sie sanz’amanza,
ma vo’ che prendi me per tua ’ntendanza;
4ché tu non troverai in nulla parte
di me piú bella (e n’aggie mille carte),
né che ti doni piú di dilettanza.
Degna sarei d’esser reina in Franza:
8sí fa’ follia, s’ tu mi getti a parte.
     Ch’i’ ti farò piú ricco che Ricchezza,
sanza pregiar mai rota di Fortuna,
11ch’ella ti possa mettere in distrezza.
Se ben mi guardi, in me non ha nessuna
fazzon che non sia fior d’ogne bellezza;
14piú chiara son che non è sol né luna.»

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