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Versi di Saffo tratti da Ateneo, per la prima volta volgarizzati, ed offerti alla buona e cara Costanza da Giulio suo.[1]
Lega le ghirlandette, o fior d’amore,
E con la man gentile al caldo e al gelo
Fa di tenero aneto, e di fior belli
4Molle freno odoroso a’ suoi capelli.
Un fior leggiadro acquista grazia in cielo,
Ed a chi niega a’ nudi crini un fiore
Niegano i santi Numi il lor favore.
8Lega le ghirlandette, o fior d’amore.
Note
- ↑ Noi abbiamo aggiunto volentieri questa bella versione d’un frammento di SAFFO, che negli ultimi suoi giorni l’illustre Perticari dedicava all’egregia sua Donna: la dedicazione, ed i versi sono tolti letteralmente dall’originale inedito, ch’Ella conserva come preziosa reliquia d’un ingegno sì caro.
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