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Traduzione dal latino di Mario Rapisardi (XIX secolo)
XV secolo

 
Mentre scherzosa Galatea nel dolce
Flutto le nude braccia agile muove
E il fianco volge e ondeggiano su l'acque
4Nude le mamme,

Polifemo, dal vasto antro levato
Celere, lascia le caprette sole:
Corre al lito in un punto, e già nell'alte
8Onde si lancia.

Rapido coi grand'omeri il mar sega,
Rompe il mar con la testa erta, e per l'acque
Sguiscia, come di sotto alle verdi ombre
12Lubrico serpe.

Inseguita si sente ella e i veloci
Membri rapida vibra, e più che aizza
Correndo il seguitor, più dagli Dei
16Soccorso invoca.

Tosto il coro celeste aiuto porge
Quinci e quindi alla stanca. Ma non pria
Quei parte, benchè lasso e dai divini
20Detti respinto,

Che tra le poppe turgide a la ninfa
La destra avido cacci, e al roseo labbro
Rubi un bacio vincendo, e lei nel mesto
24Flutto s'asconda.

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