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Antonio Picozzi - Garibaldi e Medici (1888)
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Sono ambizioso di ripubblicare queste Liriche (tanto encomiate da Eugenio Camerini) che viddero la luce clandestina nel 1850 e 51, per adesione e coraggio del benemerito tipografo fu Giuseppe Redaelli nei periodi sciagurati della dominazione straniera.
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