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INNO DI GUERRA
(nel Maggio 1866)
All’armi! volontari,
V’invita la bandiera
Che innalza l’indomabile
4Leone di Caprera!
Salve! camicia rossa
Tornata alla riscossa!
Giovani arditi e baldi
8Correte a Garibaldi.
Veggo da lungi incedere
Per selvaggio sentiero...
Salir la prora tacito
12Il temuto guerriero...
E a’ rai d’amica luna
Piombar sulla Laguna...
— Colla camicia rossa —
16Anelo alla riscossa.
Che son quelle fosforiche
Crepitanti faville
Che quasi spettri accerchiano
20Il Condottier dei Mille?
Son l’anime de’ forti
Suoi guerrier risorti,
Che stringonsi ancor baldi
24Intorno a Garibaldi.
Sono campion d’America,
Di Roma, di Varese,
Di Como, di Sicilia,
28Di tutto il bel paese
Che il mar circonda e serra
L’Alpe, caduti in guerra
— Colla camicia rossa —
32Tremendi alla riscossa.
Son desïosi, anelano
Di pregustar la meta
Che segna al duol d’Italia
36Il General poeta:
Speran l’eroica mano
Stringerne in Vaticano...
Scorrazzano più baldi
40Intorno a Garibaldi.
Poi reverenti accennano
Baciar l’augusta fronte
Al Grande, che dimentico
44Del piombo d’Aspromonte,
Ancora zoppicando
Offre alla patria il brando,
E torna alla riscossa
48Colla camicia rossa.
Salve! o mito dei popoli,
Fidato Condottiero . . .
Te le nazioni appellano
52Il Nazaren guerriero!
Fatidica scintilla
Che improvvisa i Balilla,
Che corrono più baldi
56Se Duce è Garibaldi.
Orsù Romani e Veneti,
Schiavi in oppressa terra,
Volate il brando a stringere
60Nella suprema guerra.
Serriamci arditi e baldi
Intorno a Garibaldi;
Colla camicia rossa
64Più certa è la riscossa.