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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
G
IACE l’Italia addormentata in questaSorda bonaccia, e intanto il ciel s’oscura;
E pur ella si sta cheta e sicura,
4E, per molto che tuoni, uom non si desta.
Se pur taluno il paliscalmo appresta,
Pensa a sè stesso, e del vicin non cura,
E tal sì' lieto è dell’altrui sventura,
8Che non vede in altrui la sua tempesta.
Ma che? Quest’altre tavole minute,
Rotta l’antenna, e poi smarrito il polo,
11Vedrem tutte ad un soffio andar perdute.
Italia, Italia mia! questo è il mio duolo:
Allor siam giunti a disperar salute
14Quando pensa ciascun di campar solo.
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