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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Redi


XIX


Gran misfatti commessi aver sapea,
     Scapestrato Fanciullo, il cieco Amore,
     E della Madre a gran ragion temea
     Il provato più volte aspro rigore.
5Gittossi in bando, ed alla strada, e fea
     Con mille altri Amoretti il rubatore;

     E vi spogliò di quanto Bene avea
     Il pellegrino mio povero cuore.
Altro Ben non avea, che in libertade
     10Viver tranquillo, ed ei gliel tolse, e volle
     Farmi servo in catena a una Beltade;
A una Beltade si proterva, e folle,
     Che dal seno ogni speme ognor mi rade,
     E fin lo stesso lacrimar mi tolle.

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