< I Salmi di David (Diodati)
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SALMO CX SALMO CXII

SALMO CXI.

1          Del gran Signor gli onori
     Cantar di vivo affetto
     Imprendo, nel cospetto
     De’ virtuosi cori.
     Di lui l’opre e’ lavori
     Immensi sono, e degni
     Che ch’in lor si diletta,
     D’acquistarne s’ingegni,
     La notizia perfetta.
2          Di luci maestose
     Spargon d’intorno i rai.
     Giusto egli è sempremai:
     E memorie famose
     Di prove glorïose
     Nel mondo fa bandire.
     Egli è dolce e clemente,
     E ’l fiero ardor de l’ire,
     Acqueta pazïente.
3          Egli, per sua mercede,
     A chi, divoto, il teme,
     Qualor bisogno il preme,
     D’almo cibo provvede.
     E con eterna fede,
     Del suo giurato patto
     Si ricorda, in salute
     Del popol ch’egli ha tratto
     D’acerba servitute.
4          Ad esso fe’ palesi,
     In eccelse maniere,
     L’opre del suo potere:
     Dandogli i be’ paesi,
     Ad empie genti presi;

     Drittura e veritate,
     È tutto ciò ch’ei face:
     Le leggi da lui date
     Sono un parlar verace.
5          Sono giusti e leali,
     Eterni e permanenti
     I suo’ comandamenti.
     Da perigli mortali,
     E da presenti mali,
     Scampo opportuno porse
     Alla sua gente amata,
     Che, per mai non disciorse,
     Seco have collegata.
6          Ei di nome e d’essenza,
     È sacro e venerando,
     E’ n poter ammirando.
     Di lui la riverenza,
     È somma sapienza.
     Chi gli obbedisce a cenno
     Ha la lode suprema
     Di valoroso senno,
     Che mai non muore o scema.

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