< I Salmi di David (Diodati)
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SALMO CXII.
SALMO CXI SALMO CXIII

SALMO CXII.

1          Beato l’uom, che di sincero affetto
     Il Signor teme e onora,
     Ed in sue leggi ognora
     De l’alma pia ripon tutto ’l diletto.
2          Vedransi in terra i suo’ figli fiorire
     In forze ed in valore.
     E del divin favore
     Il virtuoso suo seme gioire.
3          Esso in ampia magion serra e possiede
     D’almi beni dovizia.

     La pura sua giustizia
     Sempre dimora, n’unque al tempo cede.
4          Per mezzo affanni ed ombre tenebrose,
     Splende un giocondo die,
     Sovra le dritte vie
     Che van seguendo ognor l’alme pietose.
5          L’uomo giusto largheggia, presta e dona,
     Pronto e volonteroso,
     Al pover bisognoso:
     E regge i fatti suoi con ragion buona.
6          Di traboccar unque no ’l punge cura:
     De l’oprar suo leale,
     Vivace ed immortale,
     La ricordanza in sempiterno dura.
7          Giammai trista novella il cor gli fiede:
     E di sinistra fama
     Non l’ange infida trama.
     Che ’l petto invitto in Dio gli fa la fede.
8          Fondato a prova, alcun mal non paventa:
     Mentre i casi infelici
     Degli empi suo’ nemici
     Aspetta di veder, con spene intenta.
9          Al poverel egli ha sparso e donato.
     Di lui l’integritade
     Unque non scema o scade:
     Ed in onor sarà il suo corno alzato.
10          Gli empi si struggeran questo mirando:
     E di rabbia frementi,
     Digrigneranno i denti:
     E perirà ogni lor desir nefando.

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