< I Salmi di David (Diodati)
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SALMO CXIX SALMO CXXI

SALMO CXX.

1          A l’orecchie divine prece ardente
     Porsi sovente:
     N’unque turate fur a le mie grida.
     Ora, Signor, soccorri me gemente,
     Contra la lingua infida
     E le labbra, in cui sol frode s’annida.
2          O lingua disleal e lusinghiera,
     Che bene ispera
     Il tuo scaltro mentir, che, come strale,
     Tratto da destra valorosa arciera,
     Reca piaga mortale,
     E ’ncendio, a brace di ginepro uguale?
3          Ahi lasso me, che ’n barbariche tende
     Convien ch’attende,
     Del Mesechita e Chedarin rapace!
     Omai la sconsolata alma s’arrende:
     Perchè, chiedendo io pace,
     Vanno attizzar di nuova guerra face.

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