< I Salmi di David (Diodati)
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SALMO XCVII.
SALMO XCVI SALMO XCVIII

SALMO XCVII.

1          Or ha il Signor sovrano
     L’universal impero
     Assunto e preso in mano.
     Di gioia vada altero,
     E ne’ trionfi il mondo,
     L’isole ancor de l’Oceàn profondo.

2          Nube caliginosa
     L’accerchia d’ogn’intorno,
     Qual tenda glorïosa.
     L’alto suo trono adorno,
     Su ’l diamantino piede
     Del giusto dominar fondato siede.
3          Corron dinanzi a lui
     Gran fuochi fiammeggianti.
     I fier nemici sui,
     Co’ fulmini scoppianti,
     Che fan tremar la terra,
     Scote cruccioso e divampati atterra.
4          Si struggon come cera
     Le moli de’ gran monti,
     Per sua presenza altera.
     Il ciel fa chiari e conti
     Di sua giustizia i pregi,
     Mira ogni gente di sua gloria i fregi.
5          O voi, popoli insani,
     Che chini a le sculture,
     Vi pregiate in dii vani,
     La bocca onta vi ture.
     Ogni dio con timore
     Il gran Signor inginocchiato adore.
6          Ne sentì il lieto bando
     La diletta Sione,
     O Signor, esultando.
     E al ciel, con lor canzone,
     Del buon Iuda le figlie
     De’ tuo’ giudizi alzar le meraviglie.
7          Perchè tu solo sei
     L’Onnipotente eterno:
     Sopra la terra dei
     Regnar in sempiterno.
     Sotto tua Maestade,
     Ogni altro dio prostrato in terra cade.

8          Ad ogni fatto rio
     Portate odio inumano,
     O voi, ch’amate Dio,
     De l’alme guardiano
     De’ suo’ santi e fedeli,
     Ch’egli scampa di man d’empi crudeli.
9          Alma luce serena
     A’ giusti è seminata:
     A’ dritti cori piena
     È gioia apparecchiata.
     O giusti, in Dio gioite,
     E del suo santo Nome i vanti dite.

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