Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | SALMO XXXIX | SALMO XLI | ► |
SALMO XL.
1 Col cor erto e sospeso,
Ho del Signor atteso
L’aiuto disiato.
Infin al grido mio
Ei porse orecchio pio,
Inverso me chinato.
2 Del fango pantanoso,
Del fosso ruinoso,
Mi trasse da l’orrore.
I piedi m’ha rizzati,
E sul sasso fermati,
D’ogni periglio fuore.
3 Ed un novello canto,
Per la sua gloria e vanto,
Ne la bocca mi diede.
Ciò da molti veduto,
Egli sarà temuto,
Con vivo zelo e fede.
4 Oh, quant’è l’uom beato
Che nel Signor fondato
S’erge in vivace spene!
Nè riguarda agli altieri,
C’han vôlti i lor pensieri
A vanità terrene.
5 I tuo’ fatti ammirandi,
Sono, o Dio, molti e grandi.
Ciò che per noi tu pensi
È fuor di paragone:
S’io ne vo’ far ragione,
Vi perdo e senno e sensi.
6 Nè ti sono ostie care,
N’offerte su l’altare:
Dischiuso m’hai l’orecchio.
Nè per la colpa e vizio,
Di bruto sacrifizio,
Richiedi l’apparecchio.
7 Allor, d’acceso petto,
A te, Signor, ho detto,
Ecco a servirti i’ vegno.
Ciò che le sacre carte
Dettano a parte a parte
Scritto per me lo tegno.
8 Nel far il tuo volere,
È posto ’l mio piacere,
O Dio, che ’n fede adoro.
E la tua Legge ascondo
Del cor ne l’imo fondo,
Qual caro mio tesoro.
9 Ne l’adunata chiesa
Fo di vantar impresa
La leal tua giustizia.
Le labbra non raffreno,
Ch’io non l’esalti a pieno.
Ben n’hai, Signor, notizia.
10 Nel cor non ho celate
Tua grazia ed equitate,
N’ogni altra tua virtute.
Ho fatta illustre e nota,
Fra gran gente devota,
La tua fede e salute.
11 Or, non mi sie disdetta
La tua pietà perfetta,
Signor, mio Redentore
Siemi riparo e guida
La verità tua fida,
E l’almo tuo favore.
12 Traboccate ruine
Di mali, senza fine
M’han d’ogn’intorno cinto.
Da la mie colpe fiere
Conteso m’è il vedere,
Sì sono ingombro e vinto.
13 Più che ’n testa capelli,
Son gli atti mie’ ribelli,
E n’ho l’alma smarrita.
O Signor, a mio scampo
Accorri fuori in campo
E mi sostieni in vita.
14 Chi cerca darmi morte
Altro non ne riporte
Che scorno e vitupero.
Vergogna cacci e appanni
Chi ne’ mie’ mali e danni
Prende sollazzo altero.
15 Da te distrutto pera,
Chi ’n mordace maniera
Di me beffe si face:
E paghi ’l giusto fio,
De l’empio scherno e rio,
Con che m’assale audace.
16 Ma faccia lieta festa
Chi, con la mente desta,
Ti va cercando ognora.
Chi la tua salute ama
Snodi, a tua lode e fama,
Tuttor canzon sonora.
17 Povero son doglioso,
Ma ’l Signor grazioso
Have di me la cura.
Sempre salvato m’hai,
Dammi ora, in tanti guai,
Pronta aita e sicura.