< Idilli (Mosco)
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Idillio VIII.
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Alfeo di là da Pisa entrato in mare
Sen corse ad Aretusa acque traendo
Ingombre d’oleastri, e in don recando
Gradite foglie, e fiori e polver sacro.
5Cupo scende tra i flutti, e sotto il mare
Scorrendo va, nè si mesce acqua ad acqua,
E il mar non sente il trapassante fiume.
Ve’ come il crudo garzoncel Cupido,
D’ogni mal fabbro, e di stran’opre autore.
10Per amor trasse a gir sott’acqua un fiume.
FINE DEGLI IDILLI DI MOSCO.
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