< Il Ciclope (Euripide - Romagnoli)
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Euripide - Il Ciclope (415 a.C. / 413 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1931)
Esodo
Terzo stasimo


ulisse
Esce dalla caverna.

Tacete, o fiere, per gli Dei! Sbarrate
il varco della bocca! Io non vi lascio
spurgarvi, né ammiccar, né respirare,
se prima il fuoco arso al Ciclope l’occhio
non abbia! Guai, se si ridesta il mostro!

coro

Acqua in bocca! Siam muti come pesci!

ulisse

Entrate dentro, dunque, ed alla fiaccola
date di piglio: è arroventata a punto.

corifeo

Oh dunque, ordina tu, chi deve primo
dar di piglio alla trave, e bruciar l’occhio
del mostro, ed affrontar teco la sorte!


alcuni satiri

Noi siam troppo lontani dall’ingresso,
per arrivar col trave alla pupilla!

altri

Noi ci siamo azzoppiti, adesso adesso.

altri

Toh! Come noi! C’è preso, non so come,
a furia di star ritti, il granchio ai piedi.

ulisse

Il granchio a star diritti?

altri

                                        E abbiamo pieni
gli occhi, non so di polvere o di cenere.

ulisse

Oh vile gente! Oh inutili alleati!

coro

Perché uso riguardo al mio groppone
e al filo della schiena, e non ho voglia

di sputare i miei denti pei cazzotti,
sarò vile? So invece un canto magico,
infallibil d’Orfeo, per cui la fiaccola,
mossa di per sé stessa, arderà l’occhio
al monocolo figlio della terra.

ulisse

Da un pezzo ch’eri tal sapevo: adesso
n’ho la prova. Dovrò servirmi a forza
dei miei compagni. Almen, poi che tu nulla
per la man vali, almen dàcci l’aíre,
e con la voce i miei compagni incora.

corifeo

Che ci si perde? Siamo pronti. Basta
dar l’aire? Il Ciclope è bello e cieco!
Ulisse entra nella caverna.

satiri

Coraggio, sotto! Che s’indugia?
L’occhio bruciate a quel selvaggio
che gli ospiti trangugia!
Affumicate, ohop!,
ardete, ohop!,
dell’Etna il pecoraio!
Spingi, trapana, attento
che scattando pel tormento
non combini qualche guaio!
Dalla caverna esce un urlo formidabile.


ciclope

Ahi! Dell’occhio il fulgor bruciato m’hanno!

corifeo
Al Ciclope.

Bello questo peana! Vuoi ripeterlo?

ciclope

Che strazio, che rovina, ahi! Ma fuggire
non potrete di qui, gente da nulla!
Corro a piantarmi sull’ingresso, a mani
protese; e avrete da star poco allegri!
Sbuca, e spalanca le mani avanti all’ingresso, sbarrandolo.

coro

Perché gridi, o Ciclope?

ciclope

                                        Sono morto!

coro

Quanto sei brutto!

ciclope

                                        E piú sono infelice!


coro

Sei caduto briaco sui carboni?

ciclope

Nessuno mi finí!

coro
                                        Sei dunque illeso!

ciclope

Nessuno m’accecò!

coro

                                        Dunque ci vedi!

ciclope

Cosí tu ci vedessi!

coro

                                        E come mai
può accecare, nessuno?

ciclope

                                        Ah! Tu mi beffi!
Nessuno, dove sta?


coro

                                             In nessun luogo!

ciclope

Il forestiero, sappilo, m’ha ucciso!
Mi die’ una coppa, ed io mi ci affogai!

coro

Non ci si può col vino! È traditore!

ciclope

Per gli Dei, son fuggiti, o sono in casa?

coro

Si son messi al riparo della roccia,
e stan lí, chiotti chiotti.

ciclope

                                        Da che mano?

coro

Alla tua destra.

ciclope

                              Dove?


coro

                                             Proprio addosso
alla roccia. Li hai presi?

ciclope
Si avventa, e picchia il capo contro la roccia.

                                                  Male sopra
male! Ho picchiato e mi son rotto il capo!

coro

Ti son fuggiti ancora.

ciclope

                                        E da che parte?
Non m’hai detto da questa?

coro

                                             Nooh! Da quella!

ciclope

Da quale, insomma?

coro

                                        Gírati a mancina!


ciclope
Si slancia come sopra.

Ahi! Mi beffate! Mi spezzate il cuore
nella sciagura!

coro

                              Ora no, basta. È avanti
A te!

ciclope

          Pozzo d’infamia, ove sei tu?

ulisse

Da te lontano, ed al sicuro è Ulisse!

ciclope

Che sento? Un nome nuovo? L’hai cambiato?

ulisse

Mi pose il padre mio d’Ulisse il nome.
Pagar dovevi il fio dell’empio pasto.
Ho arsa Troia, e non dovevo farti
scontar la morte dei compagni miei?


ciclope

Ahimè! Si compie un vaticinio antico,
che delle luci tu m’avresti orbato
ritornando da Troia. Ma dovrai
pagar tu pure il fio di questo scempio,
errando a lungo alla mercè dei flutti.

ulisse

Ti pigli un male! E te l’ho fatto prendere
già! Sulla spiaggia or vado, e il legno spingo
sovra il siculo mar, verso la patria.

ciclope

No, ché le creste a questa rupe svelte,
le scaglierò su te, ti affonderò
coi tuoi compagni. E, benché cieco, posso
per questo foro arrampicarmi in cima.
Sparisce in un loro della rupe.

coro

E noi, la nave ascesa con Ulisse,
di Bacco, d’ora in poi, servi saremo!

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