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ulisse
Esce dalla caverna.
Tacete, o fiere, per gli Dei! Sbarrate
il varco della bocca! Io non vi lascio
spurgarvi, né ammiccar, né respirare,
se prima il fuoco arso al Ciclope l’occhio
non abbia! Guai, se si ridesta il mostro!
coro
Acqua in bocca! Siam muti come pesci!
ulisse
Entrate dentro, dunque, ed alla fiaccola
date di piglio: è arroventata a punto.
corifeo
Oh dunque, ordina tu, chi deve primo
dar di piglio alla trave, e bruciar l’occhio
del mostro, ed affrontar teco la sorte!
alcuni satiri
Noi siam troppo lontani dall’ingresso,
per arrivar col trave alla pupilla!
altri
Noi ci siamo azzoppiti, adesso adesso.
altri
Toh! Come noi! C’è preso, non so come,
a furia di star ritti, il granchio ai piedi.
ulisse
Il granchio a star diritti?
altri
E abbiamo pieni
gli occhi, non so di polvere o di cenere.
ulisse
Oh vile gente! Oh inutili alleati!
coro
Perché uso riguardo al mio groppone
e al filo della schiena, e non ho voglia
di sputare i miei denti pei cazzotti,
sarò vile? So invece un canto magico,
infallibil d’Orfeo, per cui la fiaccola,
mossa di per sé stessa, arderà l’occhio
al monocolo figlio della terra.
ulisse
Da un pezzo ch’eri tal sapevo: adesso
n’ho la prova. Dovrò servirmi a forza
dei miei compagni. Almen, poi che tu nulla
per la man vali, almen dàcci l’aíre,
e con la voce i miei compagni incora.
corifeo
Che ci si perde? Siamo pronti. Basta
dar l’aire? Il Ciclope è bello e cieco!
Ulisse entra nella caverna.
satiri
Coraggio, sotto! Che s’indugia?
L’occhio bruciate a quel selvaggio
che gli ospiti trangugia!
Affumicate, ohop!,
ardete, ohop!,
dell’Etna il pecoraio!
Spingi, trapana, attento
che scattando pel tormento
non combini qualche guaio!
Dalla caverna esce un urlo formidabile.
ciclope
Ahi! Dell’occhio il fulgor bruciato m’hanno!
corifeo
Al Ciclope.
Bello questo peana! Vuoi ripeterlo?
ciclope
Che strazio, che rovina, ahi! Ma fuggire
non potrete di qui, gente da nulla!
Corro a piantarmi sull’ingresso, a mani
protese; e avrete da star poco allegri!
Sbuca, e spalanca le mani avanti all’ingresso, sbarrandolo.
coro
Perché gridi, o Ciclope?
ciclope
Sono morto!
coro
Quanto sei brutto!
ciclope
E piú sono infelice!
coro
Sei caduto briaco sui carboni?
ciclope
Nessuno mi finí!
coro
Sei dunque illeso!
ciclope
Nessuno m’accecò!
coro
Dunque ci vedi!
ciclope
Cosí tu ci vedessi!
coro
E come mai
può accecare, nessuno?
ciclope
Ah! Tu mi beffi!
Nessuno, dove sta?
coro
In nessun luogo!
ciclope
Il forestiero, sappilo, m’ha ucciso!
Mi die’ una coppa, ed io mi ci affogai!
coro
Non ci si può col vino! È traditore!
ciclope
Per gli Dei, son fuggiti, o sono in casa?
coro
Si son messi al riparo della roccia,
e stan lí, chiotti chiotti.
ciclope
Da che mano?
coro
Alla tua destra.
ciclope
Dove?
coro
Proprio addosso
alla roccia. Li hai presi?
ciclope
Si avventa, e picchia il capo contro la roccia.
Male sopra
male! Ho picchiato e mi son rotto il capo!
coro
Ti son fuggiti ancora.
ciclope
E da che parte?
Non m’hai detto da questa?
coro
Nooh! Da quella!
ciclope
Da quale, insomma?
coro
Gírati a mancina!
ciclope
Si slancia come sopra.
Ahi! Mi beffate! Mi spezzate il cuore
nella sciagura!
coro
Ora no, basta. È avanti
A te!
ciclope
Pozzo d’infamia, ove sei tu?
ulisse
Da te lontano, ed al sicuro è Ulisse!
ciclope
Che sento? Un nome nuovo? L’hai cambiato?
ulisse
Mi pose il padre mio d’Ulisse il nome.
Pagar dovevi il fio dell’empio pasto.
Ho arsa Troia, e non dovevo farti
scontar la morte dei compagni miei?
ciclope
Ahimè! Si compie un vaticinio antico,
che delle luci tu m’avresti orbato
ritornando da Troia. Ma dovrai
pagar tu pure il fio di questo scempio,
errando a lungo alla mercè dei flutti.
ulisse
Ti pigli un male! E te l’ho fatto prendere
già! Sulla spiaggia or vado, e il legno spingo
sovra il siculo mar, verso la patria.
ciclope
No, ché le creste a questa rupe svelte,
le scaglierò su te, ti affonderò
coi tuoi compagni. E, benché cieco, posso
per questo foro arrampicarmi in cima.
Sparisce in un loro della rupe.
coro
E noi, la nave ascesa con Ulisse,
di Bacco, d’ora in poi, servi saremo!