< Il Ciclope (Euripide - Romagnoli)
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Euripide - Il Ciclope (415 a.C. / 413 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1931)
Terzo stasimo
Terzo episodio Esodo


coro

Omai ghermirà la tenaglia
con solida stretta la strozza
d’un tale che gli ospiti ingozza:
le molle arderan la pupilla
ch’or lucida brilla.

primo semicoro

Strofe
Fra i carboni ascosa aspetta,
rosolata già, la fiaccola,
di querciolo immane vetta.

secondo semicoro

Antistrofe
Fa’, Marone, il tuo dovere,
al Ciclope cava l’occhio,
ché in velen gli torni il bere.


tutto il coro

Ed io vo’ rivedere il caro Bromio,
sospiro del cuor mio, d’ellera adorno,
e queste del Ciclope solitudini
abbandonare. Ah! Vedrò mai tal giorno!

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