< Il Ciclope (Euripide - Romagnoli)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Euripide - Il Ciclope (415 a.C. / 413 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1931)
Primo stasimo
Primo episodio Secondo episodio


corifeo

Strofe

Ciclope, spalanca le fauci
del tuo gorgozzule capace:
ché gli ospiti allesso ed arrosto levar dalla brace
puoi già, sgretolarli, trinciarne,
steso su velli morbidi, la carne.

tutto il coro

Non me n’offrire, non me n’offrire!
Solo soletto impinza la sentina.
Lungi da me quest’antro,
lungi la carneficina,
l’immondo rito che il Ciclope celebra
etnèo, che mangia tanto volentieri
ciccia di forestieri.

corifeo

Antistrofe

Crudele, sacrilego! I supplici
foresti che giungono presso
al tuo focolare, li accoppi, li accomodi allesso,

ne rodi la carne coi sozzi tuoi denti,
levata appena dai carboni ardenti!

tutto il coro

Non me n’offrire, non me n’offrire!
Solo soletto impinza la sentina.
Lungi da me quest’antro,
lungi la carneficina,
l’immondo rito che il Ciclope celebra
etnèo, che pappa tanto volentieri
ciccia di forestieri.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.