< Il Conte Rosso < Atto terzo
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Atto terzo - Scena seconda

San Martino, Ardòn, mastro Luca seduto in fondo in atto di riflettere, Valletto.

Valletto
Messer conte di Ardòn.
San Martino
Buon dì, ser conte.
Ardòn
San Martino, mi pare...
San Martino
Appunto.
Ardòn
Ebbene,
Che nuove?
San Martino
Tristi.
Ardòn
È in periglio?
San Martino
Stamane
Nol vidi ancora, ma il cuor non mi dice
Nulla di buono.
Ardòn
Io nol sapea malato.
Ebbi il vostro messaggio ier mattina,
E viaggiai giorno e notte. Egli ha richiesto
Di me?
San Martino
Fu mio pensier. So che gli foste
Sempre caro e con voi così adunai
Qualche fido vassallo onde ridargli
Un giorno di contento.
Ardòn
Vi ringrazio,
Ma, lo sapete, ho il cuore sulle labbra.
Allor che v'incontrai l'ultima volta
Mi sembraste più amico assai di Bona
Che d'Amedeo: come avvien che or vi trovo
Sollecito così del suo piacere?
San Martino
Non veniste in Ripaglia?...
Ardòn
Da quattr'anni.
La gran Contessa me ne avea cacciato
Con tal disdoro che soltanto il vostro
Messo potea raddurmi.
San Martino
Oh, son mutate
D'allor le cose!...
Ardòn
E l'animo di Bona
È mutato esso pur?
San Martino
Volesse Iddio!
Ardòn
Certo il vostro mutò.
San Martino
Vidi tal fatto
D'insolita grandezza in Amedeo,
Che a lui mi racquistò per sempre. Eppure
Temo fu seme dei presenti mali.
Su fra l'Alpi vi giunse almen notizia
Dell'acquisto di Nizza?
Ardòn
I mulattieri
Che van pei gioghi in Italia m'han fatto
Cenno di ciò.
San Martino
Stupenda impresa!
Ardòn
E questa
Nizza dov'è?
San Martino
Sul mare di Provenza.
Ardòn
Ne so del pari. È gran luogo?
San Martino
Raccoglie
Più assai contee che mezza la Savoia.
Ardòn
Ma non levò milizie... io sarei corso
Con sette de' miei figli.
San Martino
Non fu sparsa
Pure una stilla di sangue. Amedeo
N'ebbe l'impero in volontario omaggio.
Ardòn
Che spina agli occhi di Bona!
San Martino
Pur troppo!
Ardòn
Il vostro accento m'impaura. Ditemi
Del Conte; il resto a miglior tempo. È infermo
Da gran pezza?
San Martino
Da un anno.
Ardòn
E di che male?
San Martino
Di orribili dolori nella testa,
Violentissimi eccessi, che lo fanno
Urlare e smaniar come un furente.
Ardòn
Sta in letto?
San Martino
Ohibò! Egli è pieno di speranza.
Ardòn
Onde ne venne il morbo?
San Martino
Ecco il mistero...
Ardòn

verso Luca.

Mi parve... Quello è mastro Luca?
San Martino
In mani
D'altro fisico è il Conte.
Ardòn
Chi?
San Martino
Un Granvilla,
Un medico venuto d'Oriente.
Ardòn
E seco il morbo.
San Martino
Appunto.

Entra Granvilla e va a parlare con mastro Luca, voltando le spalle ai due.

Ardòn
Un ignorante?
San Martino
Qui non è luogo a tai discorsi... Andiamo
Nella mia stanza.
Ardòn
Ma per t ôrre un medico
Era dunque malato?
San Martino
L'immatura
Calvizie lo accorava...
Ardòn
Ebbe pur sempre
Radi i capelli.
San Martino
E richiese un impiastro
A quel cialtrone.
Ardòn
Granvilla, diceste?
San Martino
Sì... venite... venite, è giunto alcuno.
Ardòn
Chi?
San Martino
Non monta.
Ardòn
Vedrò il Conte?
San Martino
Più tardi.

Escono.

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