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Atto terzo - Scena prima Atto terzo - Scena terza

Mastro Luca, Granvilla.

Granvilla

seguitando il discorso incominciato a bassa voce.

Il Conte lo comanda.
Luca
Nel vicino
Villaggio di Thonon vive e professa
Un fisico di vaglia: a lui mandate.
Granvilla
Vi chiama il Conte.
Luca
Io non sono che un povero
Barbiere che mi svago a far ricette.
Granvilla
Oh! vi tengo a maestro.
Luca
Non son degno
Pur d'esservi scolare.
Granvilla
A voi si volge
Come a sol meridiano ogni sapiente.
Luca

Voi siete l'arca d'ogni scienza.:

Granvilla
Io piego
Riverente la faccia a mastro Luca.
Luca
Io le ginocchia a ser Granvilla.
Granvilla
Quelle
Felicissime dita han tratto arcane
Ignorate virtù dalle fragranti
Erbe dell'Alpi.
Luca
E dai cavi fornelli
D'onde a spire il nocivo alito esala,
Succhi miracolosi il ben nutrito
Vostro senno ricava.
Granvilla
Nel malore
Che lo travaglia, il Conte a voi si volge.
Luca
Vi fa torto, messere.
Granvilla
Invan combatto
L'ostinata malìa.
Luca
Se già profuse
Le sue cure un Granvilla, ognun disperi.
Granvilla
Forse vi dolse di vedermi eletto
A medico del Conte?
Luca
In me confida
Bona, la gran Contessa, ed è in salute.
Granvilla
Dove il male imperversa, ivi si mostra
La valentia del fisico.
Luca
E più dove
Il mal non attecchisce.
Granvilla
M'accusate
D'imperizia?
Luca
Una pecca involontaria.
Granvilla
Son pochi giorni, la grande Contessa
Tossiva a sangue: che le deste?
Luca
Posi
Sott'esso il suo guanciale il dente acuto
D'una biscia.
Granvilla
Davvero? E voi con secche
Virtù curate un morbo umido?
Luca
Aspetto
Maggior lume da voi.
Granvilla
Nel corpo umano
Stanno quattro virtudi: appetitiva,
Retentiva, espulsiva e digestiva.
Il fuoco fa la prima, perché caldo
E secco. La seconda è della terra,
La quale è fredda e secca. L'espulsiva
Virtù è nell'acqua, perché fredda ed umida.
Nell'aer, la digestiva, umido e caldo.
Concedete?
Luca
Egli è chiaro.
Granvilla
Ora quel morbo
Che l'espulsiva virtude produce
Sol nell'umido e freddo ha suo riparo.
Luca
Oppositis virtutibus...
Granvilla
La tosse
Ha facile rimedio.
Luca
Ed è?
Granvilla
Sputare
Nella gola di un rospo di palude.
Luca
Dove studiaste Quadrivium?
Granvilla
Nel centro
D'ogni umano sapere: in Oriente.
Luca
Là professano i maghi.
Granvilla
Il sortilegio
È il sommo della scienza.
Luca
Ed al bisogno
Una scienza che uccide.
Granvilla
È fisso in cielo
Il termin della vita.
Luca
Ma talora
L'opra dell'uom l'affretta.
Granvilla
Che intendete?
Luca
I miei più giusti pensier me li serbo
Per me solo, messere.
Granvilla
Riconosco
Chi parla in voi.
Luca
Chi mai?
Granvilla
La gran Contessa,
Che in ispregio mi tiene e m'aborrisce.
Luca
Pure ha fama di molto accorgimento...
Essa fu che vi accolse, e nelle buone
Grazie del Conte v'introdusse.
Granvilla
E a un tratto
Mutò registro.
Luca
Chi ha fiore di senno,
Riconosciuto l'error, si ravvede.
Granvilla
Ah! fu errore l'accogliermi?
Luca
M'è avviso
Che la Contessa lo creda. Io rispetto
La mente dei padroni.
Granvilla
Il Conte ha posto
In me tutta la fede.
Luca
Ed è malato.
Granvilla
Ben snebbiarla saprei, madonna Bona,
Se mi desse udienza... Ella ricusa
Fin di parlarmi.
Luca
Vi conosce all'opra;
Che giovan le parole?
Granvilla
Un ignorante
Tanto ardire s'arroga?
Luca
Un cerretano
Se ne arroga ben più.
Granvilla
Voi non sapete
Che pestar l'erba nel mortaio.
Luca
E voi
Che rimestar pasticci.
Granvilla
Io le conosco
Le vostre droghe: malva ed acqua fresca.
Innocuo lassativo.
Luca
A voi non garbano
Che i mordenti squillitici e i veleni.
Granvilla
Spesso un velen risana.
Luca
Colla morte.
Granvilla
Messer!
Luca
Messere!
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