< Il Misogallo (Alfieri, 1903)
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Sonetto XI
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SONETTO XI.

13 settembre 1792 in Ath.

Sua Maestà la Nazïon Gallina
Si è compiaciuta di rubarmi tutti
I mie’ cavalli, e porvi su i suoi Brutti1
Che forman la Masnada Parigina.2
Già gli Austriaci, e’ Prussiani, e la Czarina,
Se la fan sotto, a loro spese instrutti
Come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.3
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio;
Bench’io usassi all’innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio
È di schernirli; al Boja, l’impiccalli;
Il seppellirli, lascisi all’Oblio.

  1. Brutti per Bruti, licenza di rima, della quale speriamo non sia per offendersi in questa occasione la venerabil Ombra del Bruto vero.
  2. All’autore vennero confiscati, immediatamente dopo la di lui partenza di Parigi, anco i cavalli, come ogn’altra sua proprietà, meno la penna, e la mente, ch’egli ebbe l’avvertenza di portarsele seco.
  3. Allude alla battaglia di Grand-pré nella Champagne, dove i Francesi persisterono pure nell’intrapreso metodo del fuggire.


Note

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