< Il Re Enrico VIII
V’è dieci a porre contr’uno che questo dramma non piacerà a tutti gli ascoltatori qui radunati. Alcuni vengono per riposarsi dalle fatiche del giorno e a dormire per un atto o due; e a questi temiamo aver turbati i sonni col remore delle nostre trombe, per cui non si staranno dal dire che questa composizione non vai nulla; altri poi vengono per udire i motteggi avventati ai grandi e ai piccoli, e per gridare: vi è sale! Ma dì tali modi noi siamo stati parchi, onde tutto il bene che potremo sperare si dica di questo lavoro, dipende unicamente dalla tempera tenera e sensibile delle donne virtuose, avendogliene noi una mostrata di tal carattere. Se esse sorridono e dicono: potrebbe esser peggio, so che fra poco avrem dalla nostra quanto v’è di meglio fra gli uomini. Avvegnachè è un gran rischio, e bisognerebbe bene che fossimo sfortunati, se essi s’ostinassero a riprenderci, allorchè le belle comandassero loro di applaudirci.
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EPILOGO.
FINE DEL DRAMMA E DEL VOLUME QUINTO.
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