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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti italiani
IL CAPORIONE DE’ VOCABOLI.1
Conciossiacosachè.... Perchè ridete?
Manco vedeste il fistolo in bigoncia!
Duolvi l’udire una parola acconcia
A fregiarne ogni libro che volete?
Ahi! troppo è ver: dall’ultime comete
Va in deterius il mondo, e l’uom si sconcia
Che non gli resta di cervello un’oncia
Chi il volesse pagar mille monete.
Conciossiacosachè l’è una parola
Che i nostri buoni padri udian la prima
Al primo ingresso nella prima scuola.
E tale e tanta ne faceano stima,
Che sempre ne tenean piena la gola
Da sputarla dovunque e in prosa e in rima.
- ↑ [Dalla cit. ediz. Salviucci del 1839, pag. 148.]
Note
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