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Ancora, sorella, il cipresso,
laggiù, coronato
di piccole, pallide rose,
ancora lo stesso
5viale, le scale corrose,
la porta, le brevi
finestre serrate
da l'ultima estate,
l'antica fontana
10che accolse la luna e le stelle,
che accoglie le nevi
che accoglie le foglie
de le vicine alberelle,
ancora nell'aria
15quel flebile suono di morte
che pianse una triste campana lontana,
ancora su la solitaria
villa in rovina
lo spasimo grande de l'ora
20le ultime nostre parole,
l'abbandono del nostro sole!
Ancora, sorella,
come due colombi spauriti,
i tuoi grandi occhi smarriti,
25su le perdute cose.
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