Questo testo è completo, ma ancora da rileggere.
Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


I
N lieto e pien di riverenza aspetto

Con vesta di color bianco e vermiglio,
               Di doppia luce serenato il ciglio,
               4Mi viene in sonno il mio dolce diletto.
          Io me l’inchino, e con cortese affetto
               Seco ragiono, e seco mi consiglio:
               Com’abbia a governarmi in quest’esiglio;
               8E piango intanto, e la risposta aspetto.
          Ella m’ascolta e fisa, e dice cose
               Veramente celesti, ed io l’apprendo,
               11E serbo ancor nella memoria ascose.
          Mi lascia alfine, e parte, e va spargendo
               Per l’aria nel partir vïole e rose:
               14Io gli porgo la man, poi mi riprendo.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.