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Questo testo fa parte della raccolta Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII


IV

     Io mi credeva che ragione e fede
m’avesse luogo in domandarti dono,
amico, cui di cuore e voler sono,
4di quanto facci prendere mercede.
Né se tua canoscenza non provede
in ciò faccendo ciò ched io propono,
né giá però riman ch’i’ pur ragiono,
8servirti el mio voler nol mi concede.
     Lo qual non chiede — tuttor né dimanda,
che che fatto li sia fuor che fermarsi
11di vendicarsi di chi forte il serve.
Sì che, amico, perché tu diserve,
sermenti ond’om pori’ abeverarsi
14salv’ in mia veggia, né non vo’ che ispanda.

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