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Io son chiamata nuova ballatella,
Che vegno a voi cantando
Per contarvi novella
D’un vostro servo che si muore amando.
5Io posso dir parole
Così vere di lui,
Come colei che vien dalla sua mente.
Madonna, egli si duole
E muor chiamando vui
10Ne’ sospiri del cor celatamente.
Quando il lasciai, piangea sì fortemente
Che forse egli è già morto,
Se alcun buono conforto
Non gli ha donato Amor di voi parlando.
15Amor con lui parlava
Del vostro grande orgoglio,
Che voi d’ogni valor rende compita:
E di ciò si laudava
Tanto, che ’l suo cordoglio
20Fors’è alleggiato sì che ancora ha vita.
Ma egli ha dentro al cor sì gran ferita
Che non ne può scampare,
Se nol volete aitare
Voi che ’l feriste e non sapete quando.
25Il giorno che da pria
Gli donaste il saluto
Che dar sapete a chi vi face onore,
Andando voi per via,
Come d’un dardo acuto
30Subitamente gli passaste il core:
Allora il prese la virtù d’amore.
Che ne’ vostri occhi raggia;
Poi gli siete selvaggia
Fatta sì, che mercè non vi addimando.
35Non vi chero mercede,
Madonna, per paura
Ch’i’ haggio che di ciò non vi adiriate:
Ma questo dico in fede,
Sapendo che in figura
40Angel del ciel diritto assimigliate
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
Più non vi dico avante,
Se non che l’alma sua vi raccomando.