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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XLI
Contrito, ricorre a Dio per pietá.
Io vo in me gramo spesso ripetendo,
infra me stesso, tutt’i mei peccati,
e quali ho fatti, detti e immaginati,
4e di ciò gran dolore al cuore avendo;
e la mia conscienza rimordendo,
ch’io n’aggio tanti tanti radunati:
e rade volte ch’io gli ho confessati
8al sacerdote mia colpa dicendo.
Ond’io ricorro a voi, Signor verace
e creator del cielo e de la terra,
11che mi puniate, si come a voi piace,
per che peccando i’v’ho fatto gran guerra
merzé vi chieggo, che doniate pace
14a l’alma, quando il corpo andrá sotterra.
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