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Intermezzo melico - Romanza VII Intermezzo melico - Rondò pastorale

ROMANZA

Ne le sue nubi avvolta
la Luna si riposa,
come in profondo letto.
Ridendo, a volta a volta,
sorge come una sposa
ignuda a mezzo il petto.

Ancor su l’acqua splende
trepidamente in arco
il solco de ’l naviglio;
e lungi si protende
la fresca ombra de ’l parco
entro il chiaror vermiglio.

Ne l’aria de la notte
il fior d’arancio effonde
odor più dolce e pieno,
misto a ’l fior d’oleandro.


Su la scala, ove rotte
hanno gemiti l’onde,
Rosalinda vien meno
tra le braccia a Silvandro.

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