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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
I
TALIA, Italia, o tu, cui feo la sorteDono infelice di bellezza, ond’hai
Funesta dote d’infiniti guai,
4Che in fronte scritti per gran doglia porte;
Deh, fossi tu men bella, o almen più forte,
Onde assai più ti paventasse, o assai
T’amasse men chi del tuo bello ai rai
8Par che si strugga, e pur ti sfida a morte!
Ch’or già dall’Alpi non vedrei torrenti
Scender d’armati, e del tuo sangue tinta
11Bever l’onda del Po gallici armenti.
Nè te vedrei del non tuo ferro cinta
Pugnar col braccio di straniere genti,
14Per servir sempre o vincitrice o vinta.
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