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Libro III - Carlo Goldoni
Libro III - Pietro Metastasio Libro III - Vittorio Alfieri


XLII.1

CARLO GOLDONI


O Terenzio de l’Adria, al cui pennello
Diè Italia serva i vindici colori,
Onde si parve a quanti frutti e fiori
4Surga latino ingegno in suol rubello,

Vedi: pur là dove piú il retto e ’l bello
Eccitar di sé dee pubblici amori,
Ivi ebra l’arte piú di rei furori
8Tra sanguinose scede or va in bordello.

Riedi; e i goti ricaccia. A questa putta
Strappa tu il culto oscen, rendi a le sparte
11Chiome il tuo lauro che la fé sí bella.

Ma no; ch’oggi tu biasmo e onor la brutta
Schiera s’avrebbe. Oh per viltà novella
14Quanto basso caduta italic’arte!



  1. [p. 283 modifica]Accenna alle parole del Voltaire: Vorrei intitolare le vostre commedie L’Italia liberata dai Goti [lett. a C. G., 24 sett. 1760].

Note

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