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Er guazzarolo sbiancato La pinitente che storce
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1846

L'AGGRATIS E ER PICCHINICCHE

     Nepà,1 mmunzù: la vera nun è cquesta:
Ve lo diremo noi come se spiega.
Sto picchinicche è una parola grega,
Che vvò ddì ppagà ir pranzo a un tant’a ttesta.

     Io voi nun me guardate cqui a bbottega
Si sto ssempre a ssegà, mmeno la festa;
Pe’ vvia2 ch’io tratto tutta ggente onesta,
Che ss’intenne de tutto e sse ne frega.3

     Pò ssapello ch’edè sto picchinicche
Un coco amico mio che ssempr’è stato
A intrujjà4 ccazzarole in case ricche?

     Bbe’ ddunque, aggratis siggnifica a uffaggna,
E ppicchinicche ve l’ho ggià spiegato:
Picchinicche vo ddì ppaga chi mmaggna.

22 aprile 1846

  1. Crede il popolo che in francese il no dicasi nepà.
  2. Imperocchè.
  3. Se ne ride, non cede a chicchessia.
  4. Intruglio è mistura, piuttosto sozza, di varie sostanze, tra solide e liquide, quindi il verbo intrugliare.

Note

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