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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
L'AMICO DE PAPA GRIGORIO
Che ddorme! dorme un cazzo.1 Er Papa è svejjo
E pporta la bbattuta der zorfeggio,
E in cento mila Papa io ve lo sscejjo2
P’er più Ppapa gajjardo3 in ner conteggio.
Lo so, vvoi me direte, sor Cornejjo:4
Perchè ddunque lui gode er privileggio
De fà ttutte le cose pe’ la mejjo,
E ttutto quanto j’ariessce in peggio?
Nun ce vò mmica l’àrgibbra5 a rribbatte6
Scerte difficortà cche mme se facci.7
Queste le sanno puro8 le sciavatte.9
Ecco er perchè: un Pontescife, fijjolo,
Nassce com’e nnoi poveri cazzacci
Co ddu’ cojjoni e cco un ciarvello solo.
16 novembre 1834
- ↑ Non dorme affatto.
- ↑ Scelgo.
- ↑ Pel Papa più gagliardo.
- ↑ Cornelio.
- ↑ Algebra.
- ↑ Ribattere.
- ↑ Mi si faccia.
- ↑ Pure.
- ↑ Ciabatte.
Note
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