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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833
L'ARCA DE NOVÈ
Liofanti, purce,1 vaccine, leoni,
Pecore, lupi, lepri, cani, uscelli,
Mosche, vorpe,2 galline, orzi,3 stalloni,
Sorci, gatti, majali e ssomarelli.
Cascio, carnaccia, scorze de meloni,
Granturco, conciatura, osse, tritelli,
Trifojjo, canipuccia, bbeveroni,
E ffieno, e ccore-pisto e vvermiscelli.
Tutte ste cose, e ttant’artre nun dette,
Messe4 inzieme Novè ddrento in nell’Arca
Che la mano de Ddio doppo chiudette.5
Un anno e ppassa6 galleggiò la bbarca!
E ffra cquer guazzabbujjo come annette?7
Dimannàtelo, ggente, ar bon Patriarca.
Roma, 4 febbraio 1833
Note
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