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Lo scatolaro Er nobbile de fresca data
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837

L'ARISOLUZZIONE DE DON MARIOTTO

     Quant’a mmé bbuggiarallo don Mariotto,
Ma in questo nun je so nnegà rraggione.
Ste femminacce sò ttante1 portrone
Che cce vorebbe l’ojjo der cazzotto.2

     La predica è intimata a ddiscidotto?
Bbe’, spesso spesso sona er campanone
De ventuna, e ste fremme3 bbuggiarone
Ancóra nun ze métteno er cappotto.

     Oggi ha ddetto però: “Pper dina nora!,
A mmontà in pulpito io sò4 ssempre pronto,
E llòro pe’ scovasse5 nonziggnora.

     A mmé sta storia nun me torna conto.
Ma da cqui avanti, ammalappena6 è ll’ora,
La prima donna che vviè in chiesa io monto.„

20 febbraio 1837

  1. Sono tanto.
  2. L’olio, ecc. cioè: “pugna, percosse.„
  3. Flemme, per “pigre.„
  4. Sono.
  5. Scovarsi.
  6. Appena appena.

Note

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