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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
L'EDITTO SU LI POVERELLI
La Lègge parla chiaro: “Si1 ppe’ ssorte
Sentirete accattoni sfaccennati,
Li porterete tutti carcerati.„
Viva l’orecchie de sta Santa Corte!
Ccusì Ccristo in ner punto de la morte
M’accordassi2 er perdon de li peccati,
Come pe’ la scittà strilleno forte
In zur gusto de tanti indemoniati.
Strade, cchiese, caffè, scale, portoni,
Osterie, trattorie, per tutto poveri;
E ggnisuno je roppe3 li cojjoni.
E nnoi, storditi da ’ggni parte, intanto
Pe’ mmantené li pubbrichi aricoveri
Pagamo sangue inzin zull’ojjo-Santo.4
21 gennaio 1835
Note
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