Questo testo è incompleto. |
◄ | Li fochetti | L'ova e 'r zalame | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
L'ILLUMINAZION DE LA CUPPOLA.
Tutti li forestieri, oggni nazzione
De qualunque paese che sse sia,
Dicheno tutti quanti: "A ccasa mia
Sce se fa ggran bellissime funzione.„
E nun dico che ddichino bbuscia:
Fórzi,1 chi ppiù, chi mmeno, hanno raggione.
Ma cchiunque viè a Rroma, in cuncrusione,
Mette la coda fra le gamme, e vvia.
Chi2 ppopolo pò èsse,3 e cchi ssovrano,
Che cciàbbi4 a ccasa sua 'na cuppoletta
Com' er nostro San Pietr' in Vaticano?
In qual antra scittà, in qual antro stato
C'è st' illuminazione bbenedetta,
Che tt' intontissce5 e tte fa pperde6 er fiato?
4 aprile 1834.
- ↑ Forse.
- ↑ Quale.
- ↑ Può essere.
- ↑ Ci abbia.
- ↑ Ti instupidisce. [Ma è voce vivissima anche in Toscana, quan- tunque non registrata dal Rigutini-Fanfani.]
- ↑ Ti fa perdere.
Note
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.