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Li Papi de punto Er vistí de la ggente
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

L'INCONTRO DE LE DU' COMMARE1

     “Oh, addio, commare: indove vai de cqua?„
“A ssentì mmessa a Ssant’Ustacchio. E ttu?„
“Io esco mó da casa, e ttiro in giù
Verzo er Monte.„ “Che mmonte?„ “De pietà.„

     “E cco sta presscia?2 E cche cce vai a ffà?„
“Eh, a rrifrescà sti peggni. “E cche cciài3 sù?„
“Ciò4 una cuperta trapuntata, e ddu’....„
“Ho ccapito. E pperchè le lassi llà?„

     “Pe nnun poté speggnalle.„ “E pperchè? di’.„
“Ma ssei curiosa tu co’ sti perchè!
Perchè nun ciò5 cquadrini, eccola cqui.„

     “Ma pperchè ll’impeggnassi?„6 “Oh questa mó
È ppiù bbuffa dell’antra!.„7 “Inzomma, ebbè?„
“Pe annà a Ttestaccio a ddivertìmme8 un po’.„

13 settembre 1835

  1. Delle due comari.
  2. Fretta.
  3. Ci hai.
  4. Ci ho.
  5. Non ci ho: non ho.
  6. Le impegnasti.
  7. Dell’altra.
  8. A divertirmi.

Note

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