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Er lalluvióne der paesetto Er tempo de francesi
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836

L'INCONTRO DE MI' MOJJE

     Ner tornà a ccasa Margherita mia
(che cchi ssa ddove diavolo era stata
Pe’ vvenì ttutta rossa e scapijjata
Da quele parte a or de vemmaria)

     Io l’incontrai viscino a Ppescaria,
Che pijjanno de furia una svortata
Se1 trovò immezzo propio a un’immassciata2
De vacche, e nnun fu a ttempo a scappà vvia.

     Ar védese3 accusì ffra cquele corna
Strillò: “Mmarito mio!!.„ “Siggnora cresta„,4
Io rispose, “a cquest’ora s’aritorna?.„

     Bbasta, ha rraggione5 che nun c’era er toro
E cche le vacche ar color de la vesta
Se la créseno forze6 una de lòro.

8 febbraio 1836

  1. Si.
  2. Ambasciata, cioè “branco.„
  3. Al vedersi.
  4. Bizzarra, umorino. ecc.
  5. Ebbe fortuna.
  6. Se la credettero forse.

Note

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