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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836
ER LALLUVIÓNE1 DER PAESETTO
Cresscenno a ccorpo d’occhio2 er gran fraggello
Che ttutta la campaggna era un torrente,
Li villani a cquer risico vidente3
S’aggnédeno4 a ssarvà ss’un pontiscello.
Ma stati un quarto d’ora in mezz’a cquello,
Ecchete5 a li du’ capi la corrente
Che tte li serra llì, ppovera ggente,
Come stàssino6 in cima a un naviscello.
Stretti come ssaràche7 in ner barile,
Strillaveno; e ttratanto er zor Proposto
L’assorveva da sopra ar campanile.
Dar campanile, sì: ccosa ridete?
Nun ze sa? In oggn’incontro er mejjo posto8
Sempr’è stato e ssarà cquello der prete.
6 febbraio 1836
- ↑ L’alluvione.
- ↑ Crescendo a colpo d’occhio.
- ↑ Evidente.
- ↑ Si andarono.
- ↑ Eccoti.
- ↑ Stassero.
- ↑ Specie di pesci salati.
- ↑ Il miglior posto.
Note
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